Violetta

Violetta se ne stava affacciata al balcone con la splendida chioma al vento, era cresciuta e aveva finalmente sfoggiato la sua bellezza verso il cielo nitido della primavera. 
Se ne stava pensierosa perché da tempo non veniva innaffiata, vedeva gli abitanti della casa fare avanti indietro, preoccupati, nessuno più la accarezzava. Allora si mise a testa in giù, quasi a voler appassire. La nonna la vide e le diede un po' d'acqua, era l'unica della famiglia ad aver mantenuto un po' di calma. Violetta rifiorì come fosse stato il primo giorno in cui era sbocciata. 
Aveva dovuto superare le barriere del vento e della pioggia, anche una grandinata. Ma aveva continuato a tener duro, coi petali appena nati, protetti solo da una misera tettoia. A volte le arrivavano raffiche molto fredde ma resisteva, pensando a quando sarebbe arrivato il caldo. Ora che le giornate erano splendenti non capiva perché gli uomini se ne stavano sempre in casa e si dimenticavano di lei. 
Quel giorno, la nonna chiamò il nipote Roberto e gli disse: vedi Violetta era quasi appassita, le ho dato un po' di acqua e si è ripresa. E quindi? rispose lui. La nonna rispose: a volte basta poco per sopportare la fatica, guarda come è delicata eppure forte questa Violetta, devi fare come lei, avere il sorriso dentro anche se ora ti sembra tutto grigio. Roberto si annoiava. Qualche giorno dopo andò in terrazza e vide che intorno a Violetta erano nati tanti altri fiorellini simili a lei. Allora disse alla nonna: da oggi voglio prendermene cura.  Ogni giorno andava a vedere come se la passava la famiglia di violette e ogni tanto le annaffiava. Un giorno chiamò la mamma mentre se ne stava con le mani nella testa perché non poteva uscire e le disse: Mamma vieni a vedere, noi siamo come questa famiglia di violette, ne abbiamo passate tante, ma vedrai che torneremo a risplendere di mille colori come hanno fatto loro. La mamma vide il secchiello giallo con cui il figlio innaffiava le violette, la nonna che da lontano spazzava le foglioline secche che il nipote aveva staccato. Allora smise di piangere e sorrise alla vita. Dovevano fare uno sforzo tutti insieme, perché la vita è nelle piccole cose e bisogna farla prevalere sempre. Almeno provarci. Poi sarà il destino, Dio, o chissà chi altro a decidere, ma intanto possiamo dire di averci provato.

Commenti

  1. Bellissimo pensiero, una vera e propria storia! Bisogna tenere duro e cercare di superare questo periodo anche se non è facile e i momenti di sconforto sono davvero tanti. ❤️

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    1. Enrica, davvero teniamo duro, lo so che ci sono questi momenti, per tutti, vedrai ne usciremo. Buona domenica! 💖

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