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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

il cielo su di noi

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foto ottobre 2019 Non è ancora tempo. Ma ripartiremo, e ripartire sarà un riprendersi per mano pian piano, come in una spiaggia truccata d'argento, coi capelli arruffati a guardare il mare e pensare: tutto è passato! Sedersi su un battello fermo e pensare: non mi serve nulla di più di questo tutto . Essere liberi sulla spiaggia a guardare il mare pareva un sogno ed invece si è avverato. E sarà bello. Diremo: in passato mi servivano tante cose per essere felice, c'era chi beveva fino a stordirsi, chi fumava fino a non sentire più l'aria. Ritroveremo il gusto di vivere: non senti come è buono il profumo dell'aria pulita che ti scompiglia i capelli in una giornata ventosa? Annuseremo il vento e ci parrà di non averlo sentito mai così fresco e piacevole. Giungerà una voce umana dietro di noi e sarà amichevole, e finalmente vicina, ci prenderemo per mano e ci riempiremo i polmoni di vita, davanti a quell'azzurro che non ha smesso mai di aspettarci. Ci ritroverà più s

stella d'amore

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E poi comparve nel cielo una stella. Aveva quattro punte. Se la guardavi si avvicinava e potevi toccarne un segmento. Una punta portava incisa la parola Paura , un'altra la parola Odio , ua terza la parola Amore e una quarta la parola Speranza . La quinta punta mancava. Allora gli uomini iniziarono a guardare il cielo ogni notte e lo trovarono così bello, pieno di stelle, soprattutto ora che era comparso quel nuovo astro che dominava su tutto. In molti guardavano la nuova stella e quando si avvicinava alzavano il braccio e indicavano la punta che indicava Paura perchè ne avevano tanta e speravano in un aiuto dal cielo.  Nei giorni seguenti, siccome erano tutti agitati perchè cominciava a mancare il cibo e litigavano tra loro presi dall'ira, iniziarono, ogni sera che la stella compariva a indicare la punta in cui era scritto Odio, sperando che sfogandosi qualcosa si sarebbe finalmente mosso nell'ordine del mondo e dell'universo, perchè loro così non ce la fa

La danza del sole

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Correva, correva il sole, la spirale di fuoco incendiava la sfera danzando armoniosa correva, correva che più non poteva e ridava energia alle menti stanche ai corpi sfiniti, vai vai sole che incendi il cielo vai a posarti sulle gote arrossate e affaticate vai a scaldare i cuori infranti per il troppo dolore tornerà la felicità, tornerà a danzare il sole sulle nostre teste e allora saremo finalmente liberi.                                                                                                                                                                                                                                 E così alla fiera del paese tutti si sentirono più felici finalmente lieti di potersi abbracciare e si misero tutti a fare una Taranbella. Componevano un cerchio e guardavano in cielo il sole lassù che si posava sugli abiti colorati della festa. Il mostro era stato sconfitto. Il loro cerchio si diffondeva come una spirale,

Luna

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Luna che da lassù  mi guidi e mi consoli con la tua luce splendente, vieni a scaldare questo cuore che non sa più palpitare. Mi fermo nelle ore, nei giorni e nei momenti e quasi mi paralizzo. Perché attorno a me è tutto fermo. E allora dove posso andare io, granello di polvere nell'infinito spazio che non comprendo? Universo che  segue proprie logiche non lineari, confuse, difficilissime e dure; dove trovo la strada per camminare sicura e allegra come un tempo ? Passavo tra la gente, ridevo, abbracciavo, festeggiavo, mi prendevo cura. Ora devo stare distante, anche dagli affetti più cari e ho improvvisamente finito le scorte di entusiasmo e di ottimismo e di speranza. Tutto andrà bene, Ce la faremo, saranno poi motti reali? E' troppo lungo questo tempo che ci divide e centellina pensieri e timori come fossero gocce di acqua ghiacciata sulla pelle che non sa più difendersi.  Penso ai medici agli infermieri e a loro va il più grande applauso del cuore, perché loro sudano dav

Resilienza

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La resilienza  in ambito psicologico è la capacità dell'individuo di adattarsi in maniera positiva ad una condizione negativa e traumatica. L'individuo resiliente è un ottimista che legge gli eventi negativi come momentanei e circoscritti; vede i cambiamenti come una sfida e come un'opportunità piuttosto che come una minaccia. Di fronte a problemi o fallimenti  è capace di non perdere la speranza. Tramite la resilienza queste persone trasformano l'evento negativo in fonte di apprendimento che consente loro di acquisire competenze utili per migliorare la propria vita. Un fattore individuale posseduto dall'individuo che può essere utile è, oltre all'ottimismo e all'autostima, il senso dell'umorismo.    Il senso dell'umorismo     permette di mantenere distanza dagli eventi, mantenendo lucidità. Rielaborando l'emozione associata al fatto traumatico, se ne facilita la comunicazione e condivisione con gli altri. E questo può es

Profumo di primavera

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foto gennaio 2020 Mancano i giri al mare, in questi giorni che si allungano tiepidi verso la bella stagione. Manca quell'aria che solo noi, abitanti dei paesi di mare, conosciamo: il profumo della primavera al mare, quando l'aria si fa più mite e quasi preannuncia l'estate pur sapendo che non è ancora tempo. E' un odore pulito di sale e mare, un' immersione di sensi nell'azzurro variegato di sabbia, che ti fa tornare a casa con la gioia di aver avuto contatto con l'immensa distesa marina. E' solo nostra la spiaggia in primavera, in attesa degli ospiti, ce la godiamo passeggiando liberi. Tranne quest'anno che non si può, e manca. Ed oggi che è sia la giornata della poesia che il primo giorno di primavera, voglio augurare al mondo di tornare in salute per poter godere ancora gli immensi doni che possediamo. Li abbiamo avuti sempre lì, sotto gli occhi e non sapevamo quanto fossero importanti. E' proprio vero che delle cose ti accorgi qu

chi fermerà i colori?

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Nessuno potrà fermarli. Se ne andranno in giro nonostante il silenzio.  L' arancio si chiede dove è finito il contadino che coglieva i suoi frutti, il giallo non trova il pittore che intingeva il pennello, il blu ha perduto la sera che ristorava dalla fatica, il nero non sa più se far venire la notte.  Ma al mattino si son svegliati tutti i colori anche se  non sapevano dove posarsi. Il marrone ha chiesto alla panchina dove fossero tutti gli anziani. L' azzurro ha chiesto alla giostra che ne fosse dei bimbi e il bianco ha domandato al cielo se le nuvole fossero utili anche ora. Certo! ha risposto il cielo: tutto resti come sempre! Anzi si abbellisca e sia pronto al ritorno. Dobbiamo essere ancora più belli e fulgidi per il "dopo". Perchè quando torneranno gli umani avranno ancora più bisogno di noi. Così il sole ha continuato a tingere di luce questi giorni immobili e l'argento a d avanzare nelle sere incerte.  i colori si interrogano ma non si fer

Il mare che ricama

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foto del 20 ottobre 2019 E se poi un giorno il mare si mettesse a ricamare  comporrebbe disegni bellissimi  col suo filo ora azzurro ora bianco, ora verde, ora celeste. La natura non può abbandonarci, dobbiamo avere fiducia perchè una natura così esplosiva non può scomparire. E noi nel mondo continueremo a danzare, a nuotare come dall'inizio dei secoli. Solo guardando la natura ci torna la quiete. Ora preghiamo quel Dio che non ci lasci in affanno. Che ci aiuti e ci salvi. Guardate le onde impetuose che si fanno man mano quiete e compongono un ricamo sulla battigia. Un dono per gli occhi, un regalo per il cuore, un disegno che pare dire   arriveremo fin qui e ci salveremo . Anche se ora ci pare di annaspare, di non toccare il fondo, di stare coi piedi ancora laggiù al largo, dove non sappiamo  stare a galla.    Ci tengano a galla i pensieri buoni, le parole belle, i gesti gentili.   D a lontano uniamoci in unico grande abbraccio solidale. Perchè il mondo è troppo bello per fa

verrà il giorno

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Verrà il giorno in cui torneremo sulle strade e l'arcobaleno lo potremo vedere davvero,  non dal balcone o da una finestra ma dalla strada o dalla spiaggia o dal parco, da dove un tempo eravamo liberi. Ora non è tempo di uscire. Dobbiamo stare dentro. Per chi lavora negli ospedali, per rispettare i più fragili. Ma verrà un tempo in cui ci prenderemo tutti per mano e torneremo a guardare quel cielo bizzarro e penseremo a quanto siamo fortunati ad essere nati sotto queste stelle. Prima non lo sapevamo. Adesso anche un alito di vento tra i capelli suscita emozione. Teniamoci stretti alla speranza, e nell'attesa pazientiamo, riflettiamo sulle nostre vite e rendiamole più umane, più quiete, più solidali anche nel “dopo”. Distraiamoci. Poi correremo tutti verso quella spiaggia bellissima e ci tufferemo nell'azzurro del mare che si fa tutt'uno col cielo e rideremo o si che rideremo. Sarà una gioia incontenibile, che prenderà il posto di questa incertezza odierna. Ed avr
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restiamo attaccati alla vita sempre, anche quando sembra non ci sia rimasto niente di buono, anche quando tutto pare crollare, restiamo attaccati a quel filo di speranza che resta sempre in ciascuno di noi...siamo forti pur essendo fragili, non facciamo fallire anche l'ultima briciola di coraggio! 

NATURA

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Natura è quel che sappiamo ma non abbiamo l'arte di dire, tanto impotente è la nostra sapienza a confronto della sua semplicità. Emily Dickinson