Luna


Luna che da lassù  mi guidi e mi consoli con la tua luce splendente, vieni a scaldare questo cuore che non sa più palpitare. Mi fermo nelle ore, nei giorni e nei momenti e quasi mi paralizzo. Perché attorno a me è tutto fermo. E allora dove posso andare io, granello di polvere nell'infinito spazio che non comprendo? Universo che  segue proprie logiche non lineari, confuse, difficilissime e dure; dove trovo la strada per camminare sicura e allegra come un tempo? Passavo tra la gente, ridevo, abbracciavo, festeggiavo, mi prendevo cura. Ora devo stare distante, anche dagli affetti più cari e ho improvvisamente finito le scorte di entusiasmo e di ottimismo e di speranza. Tutto andrà bene, Ce la faremo, saranno poi motti reali? E' troppo lungo questo tempo che ci divide e centellina pensieri e timori come fossero gocce di acqua ghiacciata sulla pelle che non sa più difendersi. 
Penso ai medici agli infermieri e a loro va il più grande applauso del cuore, perché loro sudano davvero sotto le mascherine e i camici zuppi di fatica e sconforto. Ma vanno avanti, attaccano respiratori, incoraggiano, unici testimoni di morti solitarie, sofferenze individuali lontane da tutti, senza una mano che possa dar sollievo. Mi hanno detto che qualcuno di loro sorride dietro la mascherina e i malati lo vedono e si sentono meno soli. 
Mi hanno detto che c'è chi non ce la fa più. Perché tutto questo? Io non lo so e mi sento così piccola davanti a questo mistero che è sopraggiunto, veloce e invisibile ad annientare le nostre vite.
Luna che da lassù mi guardi e mi consoli oggi devi consolarmi un po' di più perché pare di lottare contro i mulini a vento, i giorni passano ed è troppo lontano il ritorno alla vita. Allora cerco di farlo ora, di tornarvi nonostante tutto visto che ho solo questa di vita, ma tu da lassù proteggimi. Non lasciarmi sola. Non lasciarci vagare in questo nulla che è divenuto il nostro vivere. Torna a splendere, luna, in un cielo pulito, ove nessuno debba poter perdere le ali per volare. Dove nessuno possa cadere più, solo e impotente. Ecco forse oggi per la prima volta ho pregato dopo tanto tempo che non lo facevo, è questo che ci viene chiesto? Era così sbagliata quella vita frenetica che conducevamo come ciechi, spinti in avanti verso il potere, i soldi, le cose? Abbiamo capito che ne dovremmo condurre un'altra di vita, più mite, rispettosa, dolce e gentile. Ma ora possiamo riprendercela? Faremo una festa unica e gioiosa e da lassù potrai vederla. Adesso abbiamo capito. Adesso possiamo tornare a vivere se solo puoi ridarci il nostro passato, sapremo riadattarlo, correggerlo, migliorarlo. Ma tu non smettere di splendere. Perché è così buio che io quasi, Luna....non ti vedo più...

Commenti

  1. Bellissimo pensiero come sempre. Purtroppo i momenti di sconforto si fanno sentire ed è inevitabile fare considerazioni sui possibili errori dell'umanità. I tuoi post sono sempre un ottimo spunto di riflessione. ❤️

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  2. Grazie Enrica! Puoi darmi il tuo indirizzo e mail? oppure scrivimi a silviaambrosini1@gmail.com se vuoi grazie!

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